Area Cieca
(Blind)
(Blind)
Ignoto a sé e noto agli altri
“Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa”
Il punto cieco è il quadrante dedicato alle cose che gli altri sanno di noi, delle quali siamo totalmente ignari. Come è noto, gran parte della comunicazione passa dagli aspetti non verbali in maniera del tutto inconsapevole alla coscienza.
Conoscere se stessi attraverso gli occhi degli altri è una delle strategie più efficaci per lo sviluppo della consapevolezza di sé, che consente di chiarire le diverse identità che ci caratterizzano a livello professionale, relazionale, famigliare e personale.
Estratto da un assessment aziendale a cui sono stato sottoposto:
Aperto e disponibile a mettersi in gioco. Dotato di apertura mentale e curiosità, è stimolato dalle situazioni nuove. Si osservano, quindi, flessibilità e capacità di adattarsi ai cambiamenti, che solitamente sono apprezzati e vissuti come motivanti. Il problem solving, inoltre, viene affrontato ricercando nuove soluzioni, piuttosto che utilizzando soluzioni già collaudate con la potenziale capacità di essere innovativo. Lo sviluppo di una maggiore autoconsapevolezza potrebbe liberare l’intuizione che, integrata con la razionalità, può ampliare le strategie cognitive a disposizione.
Per quanto riguarda l’area della relazione la persona si dimostra un team player positivo, a proprio agio nei contesti di gruppo ed empatico.
Lo stile, socievole ed aperto, facilita il networking e il coinvolgimento.
Orientato all'ascolto, esplora gli altri punti di vista, cogliendo motivazioni e dinamiche relazionali. Essere consapevole della dinamica sarà probabilmente sufficiente per aiutarlo a controllarla, garantendoli equilibrio e capacità di modulazione. Si suggerisce maggiore rigore logico nelle argomentazioni: appassionato ed intuitivo (croce e delizia), infatti, potrebbe talvolta curare meno questo aspetto importante per ottenere forza comunicativa.
L’area realizzativa si contraddistingue per perseveranza ed affidabilità nel raggiungimento dei propri obiettivi. Fiducioso e motivato, sa ottimizzare le proprie energie e affrontare gli ostacoli senza demordere. Lo stile decisionale è adeguato ed equilibrato: prudente e non impulsivo, infatti, riesce tendenzialmente a gestire le urgenze con velocità. Sviluppare una visione d’insieme più ampia, meno operativa e oltre il qui ed ora, potrebbe aiutarlo ad affrontare le situazioni più complesse, oltre che a sostenere una pianificazione più precisa e di più ampio respiro. Disponibile ad assumersi le responsabilità e dotato di un’equilibrata sicurezza in sé, esprime iniziativa. La propositività, se gestita consapevolmente e sfruttando a pieno le sue capacità relazionali, potrebbe ulteriormente crescere e rinforzarsi.
Curioso ed amante delle sfide vivrà probabilmente come motivante di per sé il proprio sviluppo.
Ecco… queste sono le ragioni che mi e vi hanno portato fino a qui. Sto semplicemente seguendo la mia strada...
Consapevolmente o inconsapevolmente
LIBRI
Riguardo la lettura, di una cosa sono certo, mi accompagnerà sempre!!!
Non posso fare a meno di leggere un libro, alcune volte, se di argomenti diversi, anche due.
Considero gli autori dei compagni che incontro sul mio cammino - non ho ancora capito se loro trovano me o io loro - e mi raccontano una parte della loro vita, le loro storie. Da questi incontri ne esco sempre arricchito emotivamente, culturalmente e di esperienze. Si, proprio così, anche di esperienze, quelle indirette, quelle che probabilmente ti salvano da inciampi sul tuo percorso che non avresti considerato.
Alcuni libri, portano alla luce parti di te che non conoscevi e questo stupisce e meraviglia allo stesso tempo.
Quando impariamo a leggere e scrivere, e riusciamo a farne un piacere, inaspettatamente si aprono una moltitudine di porte. La più importante, secondo me, è la capacità di comprendere il mondo, saper comunicare ed esprimere opinioni. Qualcuno dice - concordo con lui - che i libri ti regalano la libertà.
Leggo tutto ciò che mi possa attirare, incuriosire, interessare in quel determinato momento o che possa servire per accrescere la mia parte professionale. Cerco di essere curioso e sempre voglioso di imparare. Questa navigazione "a vista", nel mare magnum degli scrittori (ormai scrivono tutti, calciatori e taluni politici), talvolta porta ad un vicolo cieco. L'unico modo che conosco per rimettermi in rotta, è quello di tornare ai miei autori preferiti. Quelli che ti danno nuova spinta e vigore. I miei preferiti spaziano dai classici ai moderni.
Non faccio la lista, sarebbe corposa e noiosa.
Romanzi, saggi, letture tecniche, giornali, riviste, autori italiani e stranieri, divoro ogni tipologia e taglio di scrittura, sono un lettore onnivoro.
Credo di essere un lettore abbastanza assiduo, ad oggi ho incontrato tanti “amici” sul mio percorso che mi hanno offerto le loro storie, ma difficilmente li troverete allineati in una libreria magari in bella mostra come sfondo durante le ormai sempre più frequenti videocall, i miei libri hanno camminato con me e sono dappertutto, persino in macchina. Un po’ come un filo di Arianna.
Ogni tanto rispuntano fuori e non posso fare a meno di andare a ricercare le parti sottolineate, è un po' come ripercorrere il percorso che hai fatto per arrivare a quello che sei oggi.
Un’ultima cosa:
adoro il libro cartaceo, la fisicità, l’odore e le “rughe” che traccio nella lettura lo rendono vivo, ma a breve affiancherò la versione digitale. Si sono modificati i tempi ed i luoghi dove mi sposto, sempre in giro, la versione e- risulta molto più comoda e fruibile. Peccato solo che non riuscirò più a lasciare tracce del mio passaggio, i libri verranno immagazzinati nella biblioteca digitale della grandezza di una mano.